Nel 1059, il conte Riccardo I di Aversa conquista il Principato di Capua e la città diventa ancora più importante strategicamente, commercialmente e militarmente.
Capua è all'epoca una zona di porto fluviale piuttosto prestigiosa, attorniata da una cinta di mura.
Dopo circa 50 anni, Enrico IV di Svevia impone il suo dominio.
Per la cittadina, è tempo di grandi trasformazioni: il re dà l'ordine di distruggere le mura difensive e comanda ai suoi sudditi di edificare due torri sul ponte Romano (oggi conosciute come Torri di Federico II) e di separarle con un imponente arco di trionfo, arco che sarà in seguito demolito.
Quando gli Angioini caleranno nella regione campana, Capua sarà teatro di diversi scontri fra questi e gli Svevi.
Le mura saranno ricostruite e il centro diverrà la sede della Magna Curia.
Trasformatasi in dominio aragonese, Capua aumenta la propria influenza ed è visitata spesso dal re in persona.
Col sacco di Capua progettato da Cesare Borgia, nel 1501, la città attraversa un periodo difficilissimo.
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