Chi erano i Sanniti e gli Aurunci?
Due popolazioni bellicose che abitavano l'intera Campania, durante i primissimi secoli.
Si è anche considerato che "Aurunci" non fosse null'altro che un corrispettivo di "Ausoni", per via di alcune regole fonetiche vigenti nella lingua latina.
La storia ha poi smentito tale corrispondenza.
Chi è Partenope?
Partenope è oggi sinonimo di Napoli.
Il significato attribuitovi ha origini mitiche.
Partenope era, difatti, la sirena dimorante nelle acque di Napoli, che s'innamorò di Ulisse.
Al rifiuto dell'eroe, la bellissima giovane si uccise, lasciando che ogni parte del suo corpo divenisse una parte del capoluogo campano: la sua testa divenne la collina di Capodimonte e la sua coda quella di Posillipo.
Nel corso dei secoli, sono state elaborate altre due varianti di tale mito:
1)La prima versione è stata redatta da Matilde Serao: secondo questa interpretazione, Partenope era una bellissima ragazza innamorata dell'eroe ateniese Cimone.
Il padre di Partenope aveva però già deciso di dare la figlia in moglie a un altro uomo, per cui i due innamorati scapparono, giungendo sulle sponde del Golfo di Napoli. Qui vissero la loro storia.
In seguito, le famiglie di entrambi li raggiunsero, dando inizio al popolamento della città.
2) Nell'800, troviamo una seconda rielaborazione della mitica storia.
Secondo tale leggenda, Partenope era una sirena del Golfo di Napoli, amica del centauro Vesuvio.
Eros, nell'immediato, fece scoccare le frecce dal suo arco per far sì che fra i due nascesse l'amore.
Ben presto, anche Zeus si innamorò di Partenope e trasformò Vesuvio in un vulcano, di modo che la sirena potesse continuare a vederlo, ma mai più toccarlo.
In preda alla disperazione, Partenope si uccide e il suo cadavere approda sull'isola di Megaride.
Cos'era la Lega Etrusca?
Un'alleanza militare, religiosa e economica di dodici città, fondata da Tirreno, figura mitica che condusse la migrazione del suo popolo sulle coste d'Italia da Smirne, città turca.
Chi era Radelchi I?
Il principe di Benevento che, aiutato da soldati saraceni, diede l’ordine di saccheggiare Capua.
I suoi soldati musulmani si scontreranno con quelli di Siconolfo, principe di Salerno, durante il sacco.
Capua
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- Sezione Italiana. Capua e la sua importanza storica
lunedì 27 aprile 2020
domenica 26 aprile 2020
La storia di Capua- PARTE SECONDA
Nel 1059, il conte Riccardo I di Aversa conquista il Principato di Capua e la città diventa ancora più importante strategicamente, commercialmente e militarmente.
Capua è all'epoca una zona di porto fluviale piuttosto prestigiosa, attorniata da una cinta di mura.
Dopo circa 50 anni, Enrico IV di Svevia impone il suo dominio.
Per la cittadina, è tempo di grandi trasformazioni: il re dà l'ordine di distruggere le mura difensive e comanda ai suoi sudditi di edificare due torri sul ponte Romano (oggi conosciute come Torri di Federico II) e di separarle con un imponente arco di trionfo, arco che sarà in seguito demolito.
Quando gli Angioini caleranno nella regione campana, Capua sarà teatro di diversi scontri fra questi e gli Svevi.
Le mura saranno ricostruite e il centro diverrà la sede della Magna Curia.
Trasformatasi in dominio aragonese, Capua aumenta la propria influenza ed è visitata spesso dal re in persona.
Col sacco di Capua progettato da Cesare Borgia, nel 1501, la città attraversa un periodo difficilissimo.
Capua è all'epoca una zona di porto fluviale piuttosto prestigiosa, attorniata da una cinta di mura.
Dopo circa 50 anni, Enrico IV di Svevia impone il suo dominio.
Per la cittadina, è tempo di grandi trasformazioni: il re dà l'ordine di distruggere le mura difensive e comanda ai suoi sudditi di edificare due torri sul ponte Romano (oggi conosciute come Torri di Federico II) e di separarle con un imponente arco di trionfo, arco che sarà in seguito demolito.
Quando gli Angioini caleranno nella regione campana, Capua sarà teatro di diversi scontri fra questi e gli Svevi.
Le mura saranno ricostruite e il centro diverrà la sede della Magna Curia.
Trasformatasi in dominio aragonese, Capua aumenta la propria influenza ed è visitata spesso dal re in persona.
Col sacco di Capua progettato da Cesare Borgia, nel 1501, la città attraversa un periodo difficilissimo.
venerdì 24 aprile 2020
La storia di Capua- PARTE PRIMA
Come da me promessovi, ho deciso di inaugurare la sezione in lingua italiana, con le premesse storiche della cittadina capuana.
La scelta di avviare questo blog, parlando di Capua, non è stata dettata esclusivamente dal fatto che questa sia la mia città natale, ma anche dalla sua illustre storia.
Potremmo, difatti, arrivare ad affermare che è proprio da tale territorio che prende il via il percorso cronologico della regione Campania.
Innanzitutto, è qui che ha luogo uno dei primi insediamenti, ad opera della popolazione Etrusca che, unitamente ai Greci, dopo aver scacciato Sanniti ed Aurunci, esercita il suo dominio sulla contrada di Partenope.
Mentre i Greci occupano le zone dell'attuale provincia napoletana e quindi le coste della regione, gli Etruschi assoggettano i territori interni.
Capua diverrà la capitale della dodecapoli fondata dagli Etruschi, sarà quindi la città-stato più importante della federazione che passerà alla storia come Lega d' Etruria.
In secondo luogo, la contesa di questa città fra Etruschi e Sanniti innescherà le cosiddette guerre sannitiche, una serie di conflitti, con cui, nel corso del IV secolo a. C., Roma sottometterà l'intera regione.
In seguito alla caduta dell'impero Romano, in Campania discendono dapprima i Bizantini e poi i Longobardi.
Sarà sotto il dominio longobardo che Capua entrerà a far parte del Ducato di Benevento, in qualità di contea.
Durante una lotta di successione, una banda di Saraceni, assoldata da Radelchi I di Benevento e comandata da un berbero arabo, saccheggia la città.
Gli abitanti di Capua antica si spostano quindi nei pressi di Casilinum e lì fondano Capua Nova, l'attuale Capua, contrapposta alla Capua che fu (oggi nota come Santa Maria Capua Vetere).
Nel 900, Capua acquisisce ulteriore prestigio, divenendo un Principato, uno stato autonomo all'interno del regno di Carlo Magno.
La città di Capua, a cui le cronache latine si riferiranno come "altera Roma", si espanderà sino a Napoli e Montecassino.
Ad ogni modo, è con Pandolfo I Testadiferro che il grande centro raggiunge il suo massimo splendore.
Grazie all'aiuto fornito da Testadiferro al papa Giovanni XIII, questi riesce a far ottenere al suo principato l'elevazione a metropolia.
Nel 1059, i Normanni conquisteranno il Principato e il resto della regione Campania.
La scelta di avviare questo blog, parlando di Capua, non è stata dettata esclusivamente dal fatto che questa sia la mia città natale, ma anche dalla sua illustre storia.
Potremmo, difatti, arrivare ad affermare che è proprio da tale territorio che prende il via il percorso cronologico della regione Campania.
Innanzitutto, è qui che ha luogo uno dei primi insediamenti, ad opera della popolazione Etrusca che, unitamente ai Greci, dopo aver scacciato Sanniti ed Aurunci, esercita il suo dominio sulla contrada di Partenope.
Mentre i Greci occupano le zone dell'attuale provincia napoletana e quindi le coste della regione, gli Etruschi assoggettano i territori interni.
Capua diverrà la capitale della dodecapoli fondata dagli Etruschi, sarà quindi la città-stato più importante della federazione che passerà alla storia come Lega d' Etruria.
In secondo luogo, la contesa di questa città fra Etruschi e Sanniti innescherà le cosiddette guerre sannitiche, una serie di conflitti, con cui, nel corso del IV secolo a. C., Roma sottometterà l'intera regione.
In seguito alla caduta dell'impero Romano, in Campania discendono dapprima i Bizantini e poi i Longobardi.
Sarà sotto il dominio longobardo che Capua entrerà a far parte del Ducato di Benevento, in qualità di contea.
Durante una lotta di successione, una banda di Saraceni, assoldata da Radelchi I di Benevento e comandata da un berbero arabo, saccheggia la città.
Gli abitanti di Capua antica si spostano quindi nei pressi di Casilinum e lì fondano Capua Nova, l'attuale Capua, contrapposta alla Capua che fu (oggi nota come Santa Maria Capua Vetere).
Nel 900, Capua acquisisce ulteriore prestigio, divenendo un Principato, uno stato autonomo all'interno del regno di Carlo Magno.
La città di Capua, a cui le cronache latine si riferiranno come "altera Roma", si espanderà sino a Napoli e Montecassino.
Ad ogni modo, è con Pandolfo I Testadiferro che il grande centro raggiunge il suo massimo splendore.
Grazie all'aiuto fornito da Testadiferro al papa Giovanni XIII, questi riesce a far ottenere al suo principato l'elevazione a metropolia.
Nel 1059, i Normanni conquisteranno il Principato e il resto della regione Campania.
martedì 14 aprile 2020
The Easter candle kept in the cathedral also known as il Duomo di Capua
The candle is decorated with elements adorned with multi-coloured inlays and components like the sculpted human figures.
The top of the candle is carved with a border of Atlas standing above acanthus leaves.
The section right under the top displays inlaid spirals and underneath this there are some gospel episodes.
The section right under the top displays inlaid spirals and underneath this there are some gospel episodes.
The episodes deal with the resurrection of Christ.
The second segment of the candle is engraved with details concerning the Easter procession. In the background of this section, one can notice a long wine vine-shoot.
The last portion is coated with an extensive wine vine-stock.
Among the three sections, there are fragments representing birds pecking.
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